[dropcap size=big]L[/dropcap]a fine dell’anno è ormai alle porte e, oltre a strizzare l’occhio a quanto verrà distribuito nel 2017, non possiamo esimerci dal fare una corposa retrospettiva dei prodotti più significativi dei 365 giorni che ci stiamo lasciando alle spalle. Come vi dicevamo già l’anno scorso, non esiste futuro, infatti, senza la comprensione del passato e talvolta è necessario premiare chi ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. È proprio a chi ha osato che rivolgiamo i VMAG Awards, riconoscimenti volti a premiare quei protagonisti della scena videoludica che, anche a seguito dei credits, anche quando sono ormai passati mesi dal loro completamento e la nostra cara copia digitale, o fisica, finisce in inattività, non abbandonano le nostre memorie e il nostro cuore. Senza ulteriori convenevoli, prima che le festività natalizie spazzino via ogni traccia di raziocinio editoriale a suon di regali, pandori e spumante, ecco quindi la lista delle migliori produzioni del 2016, in questa speciale Hall of Fame!
[su_heading size=”30″ margin=”5″]INDIE OF THE YEAR[/su_heading]
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Inside (Playdead)
Indie è stata, senza ombra di dubbio, una delle parole più discusse in questo 2016. Spesso abbinata al concetto di scarsa qualità produttiva, ogni produzione indipendente ha dovuto passare al vaglio dei detrattori della nostra industria. Playdead non conosce questo problema, dal momento che già con Limbo aveva giocato a carte scoperte facendo subito intuire la portata delle proprie produzioni. Se nel caso di Limbo assistevamo ad un ottimo titolo, di fronte ad Inside non possiamo far altro che tacere, rimanere in silenzio e riflettere sul come dovrebbero essere sviluppati i videogiochi indipendenti. Gameplay semplice, audio sopraffino, stile artistico ricercato ed una narrativa d’impatto contribuiscono ad elevare Inside sul posto più alto del podio, oltre quei concorrenti che leggete qui sotto, anch’essi eccezionalmente agguerriti.
Runner-up:
Superhot (SuperHot Team)
The Witness (Thekla Inc.)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]BEST SHOOTER GAME[/su_heading]
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Overwatch (Blizzard)
Blizzard e gli sparatutto. Il primo vagito del colosso di Irvine è, buffamente, proprio il titolo che potete notare dall’immagine qui sopra. Uscito il 24 maggio 2016 dopo una manciata di fasi beta, Overwatch è il primo sparatutto dell’azienda statunitense. Basato sul teamplay e sulla scelta degli eroi, Overwatch ha conquistato critica e pubblico, festeggiando da qualche settimana i venti milioni di giocatori. La nuova proprietà intellettuale di Blizzard (la prima dopo anni) ha fuso un gameplay tanto intuitivo quanto profondo ed un character design ai massimi livelli.
Runner-up:
Titanfall 2 (Respawn Entertainment)
DOOM (Id Software)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]BEST SPORT GAME[/su_heading]
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NBA 2K17 (2K)
Definire la cura del dettaglio di 2K in ambito sportivo può risultare estremamente prolisso. Ogni anno, i ragazzi che lavorano al titolo annuale a tema pallacanestro riescono nell’incredibile impresa di migliorarsi. Nel 2017 l’asticella si è alzata ulteriormente e i runner-up hanno fatto passi da gigante, soprattutto in ambito calcistico. Se FIFA 17 ha cambiato motore grafico potenziandosi vistosamente, NBA 2K17 ha semplicemente perfezionato ciò che già rasentava la perfezione.
Runner-up:
FIFA 17 (EA)
PES 2017 (Konami)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]BEST ROLE PLAY GAME[/su_heading]
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Dark Souls III (From Software)
Cos’è che rende un gioco di ruolo degno di fregiarsi del titolo di “Best GDR” ? Se l’anno scorso abbiamo premiato il poliedrico The Witcher 3: Wild Hunt, che sfoggiava una narrativa eccelsa ed un mondo di gioco mozzafiato, Dark Souls III, dal canto suo, mette sul piatto un combat system prezioso come un diamante grezzo. Inoltre, se parliamo di titoli ruolistici, la produzione di From Software consente di sviluppare un personaggio per giocare di ruolo, nel senso stretto del termine. Migliorando su moltissimi aspetti persino il primo capitolo della saga, Dark Souls III non rappresenta solo il picco del percorso intrapreso dalla casa di sviluppo nipponica, ma simboleggia anche la perfezione per gli amanti della vecchia scuola.
Runner-up:
Final Fantasy XV (Square Enix)
Tyranny (Obsidian Entertainment)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]BEST FIGHTING GAME[/su_heading]
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Street Fighter V (Capcom)
Da ormai 30 anni Street Fighter è sinonimo di qualità, e questo quinto capitolo è un degno erede dei suoi predecessori. Abbiamo discusso a lungo sulla sua candidatura poiché è innegabile come si possa criticare Capcom per diverse scelte di marketing, problemi di server e di prestazioni su PC al lancio e diversi altri motivi, ma tutti i dubbi sono stati eliminati quando comunque ci siamo soffermati su ciò che conta davvero: il gameplay. Street Fighter V unisce la tradizione e l’innovazione, e pro-player da tutto il mondo stanno ancora scoprendo nuovi modi per concatenare al massimo le mosse di ogni personaggio riuscendo in imprese al limite dell’impossibile, ma, incredibilmente, anche chi cerca un’esperienza più immediata può divertirsi senza dover per forza calcolare ogni singolo frame. Che siate giocatori competitivi o novizi, Street Fighter V ha la giusta combinazione di tecnica e divertimento per tutti, oltre l’incredibile fascino di icone come Ryu e Chun-Li.
Runner-up:
Naruto Shippuden Ultimate Ninja Storm 4 (Cyberconnect)
Dragon Ball Xenoverse 2 (DIMPS)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]BEST RACING GAME[/su_heading]
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Forza Horizon 3 (Turn 10 & Playground Games)
La saga di Forza è riuscita a conquistarsi, titolo dopo titolo, la nomea di serie top per tutti gli amanti dell’asfalto rovente e il pungente, ma afrodisiaco, odore di benzina, convincendo senza riserve pubblico e critica. Della stessa grandezza si è rivelato essere il brand di Forza Horizon, e, con l’arrivo del terzo capitolo sugli scaffali di tutti i rivenditori, il franchise è riuscito ancora una volta a conquistare il favore della stampa specializzata grazie ad un gameplay sopraffino, rifinito in ogni aspetto, ad una vastità e varietà dei veicoli presenti e a un comparto tecnico capace di lasciare impietriti gli amanti del genere. Tutto questo è Forza Horizon 3, il quale non poteva non ottenere il premio di miglior racing del 2016.
Runner-up:
Dirt Rally (Codemasters)
Valentino Rossi: the Game (Milestone)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]BEST ACTION ADVENTURE GAME[/su_heading]
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Uncharted 4: Fine di un ladro (Naughty Dog)
Uncharted 4 è stato uno dei titoli maggiormente attesi da tutti i fan di Sony, ansiosi di testare il titolo che avrebbe dovuto concludere definitivamente le avventure di Nathan Drake. Bene, nuovamente Naughty Dog è riuscita a centrare il bersaglio, realizzando un prodotto eccezionale sotto il profilo narrativo, con la presenza di personaggi memorabili, strabiliante nel gameplay, ampliato e perfezionato in tutti i suoi aspetti rispetto ai capitoli precedenti, caratterizzato da un’ambientazione (il Madagascar) semplicemente sopraffina e da una comparto tecnico mai visto prima su console per quel che concerne qualità visiva e animazione dei personaggi. Insomma, cosa altro aggiungere a cotanto splendore?
Runner-up:
Quantum Break (Remedy Entertainment)
HITMAN (IO Interactive)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]BEST FAMILY GAME[/su_heading]
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Pokémon Go (Niantic)
Raramente nel panorama videoludico, dagli albori ad oggi, un titolo mobile è riuscito a coinvolgere ed attrarre un così vasto ed eterogeneo pubblico di fruitori, letteralmente rimasti estasiati dalla tecnologia della realtà aumentata abbinata al magnetico gameplay dei mostriciattoli tascabili. Difatti, Pokémon Go, grazie alla semplicità delle meccaniche di gioco e alla geniale intuizione della necessità di doversi spostare per catturare tutti i Pocket Monster, è riuscito nell’ardua impresa di far ritornare il brand dei Pokémon alla popolarità e all’attenzione dei tempi più floridi, stregando non soltanto gli utenti maggiormente giovani ma anche un pubblico completamente distante dal medium che tanto amiamo.
Runner-up:
Dragon Quest: Builders (Square Enix)
Skylanders: Imaginators (Vicarious Visions)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]BEST MOBILE/HANDHELD GAME[/su_heading]
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Pokémon Sole/Luna (Game Freak)
Questo, per Game Freak, non è stato un anno come gli altri: infatti la casa di sviluppo ha festeggiato i vent’anni dal rilascio dei primi due titoli aventi come protagonisti i mostriciattoli tascabili, ovvero Pokémon Rosso e Blu, distribuendo la settima generazione dei Pocket Monster. Pokémon Sole e Luna, incredibilmente, si sono rivelati essere i due giochi maggiormente innovativi della saga, impreziosendo il tanto amato gameplay della produzione di feature eccezionali e perfettamente contestualizzate con lo spirito del franchise. Tutto ciò ha permesso alla software house nipponica di sfornare un titolo dalla giocabilità sublime e priva di compromessi, fornendo ai fan un prodotto di indiscussa qualità.
Runner-up:
Plants Vs Zombies Heroes (PopCap)
Clash Royale (Supercell)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]BEST MULTIPLAYER GAME[/su_heading]
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Overwatch (Blizzard)
Senza perderci in troppe chiacchiere da bar, possiamo affermare che Blizzard ha lanciato un titolo pressochè esente da difetti dal punto di vista della stabilità dei server, fluidità e matchmaking. Overwatch si è rivelato pronto fin da subito e l’unico difetto che avevamo ravvisato in sede di review era l’assenza delle partite classificate sin da subito e di un bilanciamento non eccellente, ma a cui Blizzard ha saputo ovviare in futuro. Siamo di fronte ad un titolo multiplayer studiato nei minimi dettagli che lascia ben poco al caso. Per concludere, Blizzard lo ha supportato come pochi titoli al mondo, facendo uscire aggiornamenti gratuiti (e sempre lo saranno) ogni mese.
Runner-up:
Titanfall 2 (Respawn Entertainment)
Battlefield 1 (DICE)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]BEST NARRATIVE GAME[/su_heading]
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Uncharted 4: Fine di un ladro (Naughty Dog)
Uno degli aspetti più complessi per un titolo, oltre alla realizzazione di un gameplay all’altezza, è chiaramente la narrativa, la quale possiede l’impervio compito di coinvolgere il fruitore mediante non soltanto la realizzazione di personaggi carismatici e ricchi di sfaccettature, ma anche creando un background storico articolato e complesso, ricco magari di riferimenti a situazioni reali in grado di suscitare nell’utente un turbinio di emozioni. Ecco, tutti questi elementi sono presenti ed egregiamente mescolati nella trama Uncharted 4, capace di intrigare, stupire grazie a dei colpi di scena ben congeniati e commuovere il giocatore.
Runner-up:
Inside (Playdead)
Mafia III (Hangar 13)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]BEST SOUNDTRACK[/su_heading]
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Dark Souls III (From Software)
Le colonne sonore e le musiche di sottofondo in generale, sono uno degli aspetti maggiormente significativi e importati per imprimere nella mente del giocatore specifici momenti o situazioni di un titolo, riuscendo, magari, ad aumentare la forza narrativa di una determinata scena ponendo l’accento proprio sul comparto sonoro. Nonostante la concorrenza fosse particolarmente aspra, Dark Souls III, grazie alle melodie decadenti composte da Yuka Kitamura mediante un forte utilizzo dell’organo, riesce a trasmettere al giocatore un senso di smarrimento, paura ed eccitazione contemporaneamente. Tra le molte, spiccano la soundtrack Soul of Cinder, la quale accompagnerà il player nella battaglia finale, e il Main Menu Theme, perfette nell’emozionare il gamer.
Runner-up:
World of Warcraft: Legion (Blizzard)
DOOM (Id Software)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]BEST PERFORMANCE[/su_heading]
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Nolan North (Nathan Drake \ Uncharted 4)
In un titolo prettamente narrativo, si sa, una delle componenti più importanti è la presenza di personaggi carismatici e ben interpretati, che riescano a rendere gli accadimenti credibili e ben recitati. Non è un caso, infatti, che nelle produzioni ad alto budget spesso vengano presi attori celebri o doppiatori particolarmente rinomati, con l’intenzione di fornire al pubblico quanto di più realistico possibile. La migliore prestazione dell’anno, secondo noi, non può che essere attribuita a Nolan North (attore e doppiatore da cui è stato realizzato visivamente lo stesso Nate), il quale, dopo tre capitoli in cui ha interpretato un ruolo maggiormente goliardico e irriverente, è riuscito anche nella difficoltosa impresa di impersonare un Nathan più adulto e serio, rendendo credibile la maturazione del protagonista.
Runner-up:
Cissy Jones (Firewatch)
Alex Hernandez (Mafia III)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]BEST ART DIRECTION[/su_heading]
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Inside (PlayDead)
Senza ombra di dubbio, i ragazzi di PlayDead sono riusciti nuovamente nel miracolo: infatti la produzione, pur non narrando nulla a livello verbale, riesce a trasmettere in maniera straordinaria grazie ad una direzione artistica semplicemente sublime. Toni scuri e tetri, colori spenti e un’ambientazione perfettamente contestualizzata con il titolo, riescono a coinvolgere e lasciare senza fiato l’attonito spettatore, il quale non può far altro che rimanere stupefatto dalla bellezza e, al contempo, crudezza delle splendide tinte ombrose presenti nel gioco.
Runner-up:
Dark Souls III (FromSoftware)
Dishonored 2 (Arkane Studios)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]BEST EXCLUSIVE GAME[/su_heading]
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Uncharted 4: Fine di un ladro (Naughty Dog)
Quest’anno di esclusive di valore ne sono uscite davvero molte, ma quella che è riuscita a presentare il migliori mix tra gameplay, narrativa, ambientazioni e comparto tecnico è stata Uncharted 4, capitolo conclusivo della celeberrima saga avente come protagonista Nathan Drake. Difatti, Naughty Dog ancora una volta è stata in grado di presentare al pubblico un prodotto rifinito, spasmodicamente curato e in grado di archiviare in maniera impeccabile una delle serie più amate dai videogiocatori.
Runner-up:
Pokémon Sole/Luna (Game Freak)
Quantum Break (Remedy Entertainment)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]BEST DLC[/su_heading]
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The Witcher 3: Blood & Wine (CD Projekt RED)
Il 2016 ha visto l’arrivo di diversi DLC capaci di valorizzare ancora di più le opere multimediali. Senza ombra di dubbio, noi riteniamo Blood and Wine, secondo e ultimo DLC di The Witcher 3, un’eccezionale chiusura per la trilogia riguardante Geralt di Rivia. La regione di Toussaint non fa altro che offrire numerosi strumenti inediti in grado di arricchire notevolmente l’armamentario già immenso del titolo base, missioni dalla narrativa profonda e al contempo egregiamente sviluppata, e personaggi inediti, contraddistinti da una splendida caratterizzazione, invitando il giocatore a riprendere il pad in mano per un ultimo, e indimenticabile, viaggio.
Runner-up:
World of Warcraft: Legion (Blizzard)
Destiny: I Signori del Ferro (Bungie)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]MOST ANTICIPATED GAME[/su_heading]
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Horizon: Zero Dawn (Guerrilla Games)
Torna per il secondo anno consecutivo, nei nostri awards, Horizon: Zero Dawn come titolo più atteso del prossimo anno, riuscendosi ad elevare ancora una volta rispetto agli altri contendenti grazie ad un fascino più unico che raro. Difatti, la produzione targata Guerrila Games, nonostante abbia mostrato tanto delle proprie feature ed elementi innovativi (con un ottimo numero di video gameplay pubblicati), riesce a far rimanere l’utente con il fiato sospeso, completamente catturato e ipnotizzato dalla magnificenza di un mondo di gioco insolito e decadente, da una protagonista più che convincente e da un sistema di combattimento complesso e stratificato. Marzo 2017 ormai è vicino, e la febbricitante attesa non può che crescere vertiginosamente.
Runner-up:
Red Dead Redemption 2 (Rockstar Games)
Mass Effect Andromeda (BioWare)
[su_heading size=”30″ margin=”5″]DEVELOPER OF THE YEAR[/su_heading]
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Blizzard
Quando ci si dedica ad innumerevoli progetti differenti, il rischio di sacrificare la qualità in favore della quantità è sempre elevato. Blizzard, nel corso di questo 2016, ha saputo non solo evitare di incappare in questo pericolo, ma anche dimostrarsi uno sviluppatore tanto poliedrico quanto capace. Tra il continuo supporto ad iconiche IP già esistenti quali World of Warcraft con l’ottima espansione Legion, Starcraft II con le missioni Nova ed Heroes of the Storm con l’aggiunta di nuovi eroi, l’anno appena passato ha assistito l’arrivo di Overwatch, shooter ad eroi votato al mondo esports. Tra il noto BlizzCon di novembre ed una massiccia presenza alle fiere del settore come il Gamescom di Colonia, i fan del colosso di Irvine hanno assistito ad un anno davvero difficile da superare in futuro vissuto in tanti prodotti differenti, tutti però uniti dall’unico minimo comun demonitore: l’impronta inconfondibile di Blizzard.
Runner-up:
Naughty Dog
Respawn Entertainment
[su_heading size=”30″ margin=”5″]GAME OF THE YEAR[/su_heading]
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Overwatch (Blizzard)
Il carismatico sparatutto ad eroi di Blizzard è una prova di forza e coraggio del colosso californiano. Overwatch è l’ennesima dimostrazione di quanto gli sparatutto possano ancora cambiare, ibridarsi e portare nuova linfa vitale al mercato. Prendendo a piene mani dal concept di Team Fortress 2, Blizzard ha saputo portare sulla scena competitiva un prodotto d’impatto, con una direzione artistica fresca ed accattivante. Il tutto è stato suggellato da una campagna di comunicazione guidata dai corti animati, che hanno dimostrato quanto la casa di Irvine abbia raggiunto dei picchi inarrivabili nell’industria. Il background dei personaggi, il gunplay e la profondità di un titolo semplice da giocare, ma difficile da padroneggiare, hanno fatto il resto, rendendo Overwatch il nostro gioco dell’anno.
Runner-up:
Dark Souls III (From Software)
Pokémon Sole/Luna (Game Freak)