Intervista a Benoît Sokal: dalla creazione di Syberia ai nuovi orizzonti dell’avventura

Cartoons on the Bay 2019 ha ospitato diverse personalità di settore, professionisti del mondo dell’animazione pronti a discorrere sulle loro varie esperienze lavorative. Tra di loro abbiamo avuto il piacere e l’onore di intervistare Benoît Sokal, il famoso fumettista belga che nel corso della sua carriera ha realizzato anche diverse avventure grafiche, una su tutte la serie videoludica di Syberia. A seguito degli ottimi risultati ottenuti nel mondo dei fumetti, dell’animazione e dei videogiochi, abbiamo deciso di rivolgergli qualche domanda in merito. Ecco com’è andata:

Che cosa ne pensa di Cartoons on the Bay 2019 e del modo in cui animazione e videogioco entrano così in contatto tra loro?

Sono appena arrivato, ho visto poco ma per me è molto importante mettere a contatto le due arti quali film di animazione e videogiochi, e credo sia molto importante unire i due. Al momento sono al lavoro su un fumetto e su un film di animazione, tra l’altro molto complicato e costoso, inoltre sto lavorando a un nuovo fumetto insieme a un mio amico. Risulta molto importante far notare come il pubblico dei fumetti non sia lo stesso dei videogiochi e viceversa. Ricordo ad esempio come, in diverse occasioni, molti amanti dei fumetti si siano approcciati a me senza conoscere i miei videogiochi, come Syberia, e come gli amanti dei videogiochi non conoscano molti dei miei fumetti. Sono due mondi molto diversi, e per questo sono eccitato all’idea di poterli mettere in contatto.

Che cosa ne pensa della serie di Syberia ora che sono passati molti anni dal primo capitolo?

Mi piace Syberia, ho lavorato ai primi tre capitoli ma non posso parlare per il futuro della serie. Cercate di capirmi, è una licenza che non sarebbe possibile realizzare oggi; troppo complicato! Ho provato personalmente con giochi come Paradise e Sinking Island ma è difficile. Abbiamo provato a fare dei film, ma sono comunque molto faticosi. Solo i fumetti risultano essere relativamente più facili da produrre; parli con un editore e ti accordi. Servono troppi soldi, invece, per videogiochi e film.

Syberia Benoît Sokal

Ha seguito la sfortunata storia di Telltale Games? Crede che lo spirito di queste avventure uniche e particolari possano sopravvivere in futuro? O pensa che debba evolversi in qualche modo?

Credo che uno dei principali problemi sia che alcuni videogiochi come Syberia vengano venduti allo stesso prezzo di altri AAA: se i due devono coesistere, dobbiamo provare a trovare differenti possibilità, altrimenti sarebbe troppo complicato. Il successo di Syberia è dovuto molto alle emozioni che è riuscito a trasmettere, quel sentimento unico e iconico che è possibile trovare solo in pochissimi prodotti. Con Syberia 3 abbiamo provato a fare le cose un po’ diversamente, mantenendo comunque questo elemento emotivo unico e tanto amato dal pubblico.

Un’ultima domanda: può dirci qualcosa sul suo prossimo progetto? Sta lavorando a un nuovo prodotto?

Non posso parlare! Ho provato a finire un fumetto, ci sto provando perché sono al lavoro su due altri, grandi progetti; uno nel campo dei fumetti e uno nel campo dei videogiochi. Inoltre sto cominciando a invecchiare, e non so quanto ancora potrò continuare con questo ritmo. È interessante per me cambiare, perché i videogiochi sono fatti da grandi team, mentre invece i fumetti sono molto solitari, realizzati da poche persone.

Ringraziamo immensamente Benoit Sokal per la disponibilità. Speriamo di incontrarlo nuovamente in uno dei suoi progetti futuri, magari in una prossima edizione del Cartoons on the Bay. Noi con questa intervista abbiamo concluso, rimanete sintonizzati sui canali ufficiali di VMAG per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei videogiochi.