Recensione Guacamelee! 2 (Switch)

Il mercato indie a oggi è molto vario più di quanto lo era solo pochi anni fa: la parola stessa riflette una grandissima diversità di generi, i cui titoli si differenziano soprattutto per la qualità del prodotto. Ora come ora, ci vengono in mente tantissimi esempi di opere indipendenti, che sono riuscite a brillare di luce propria, come Hollow Knight, Dead Cells o Celeste, quest’ultimo addirittura candidato come Game of the Year durante i The Game Awards 2018, a fianco giochi dal calibro di Red Dead Redemption 2 e God of War. Insomma, di indie di qualità ne abbiamo in abbondanza, ma stavolta abbiamo potuto provarne uno completamente unico. Guacamelee! 2 è il sequel diretto del primo capitolo prodotto da DrinkBox Studios, motivo per cui le nostre aspettative erano particolarmente alte. Scopriamo assieme se è riuscito a farci divertire e a rubarci qualche ora nei panni del possente Juan.

La storia del gioco, la cui durata si attesta attorno le dieci ore, ci riporta immediatamente nel precedente scontro finale tra l’eroe e l’antagonista Calaca, per rispolverare le ultime vicende del primo capitolo. Dopo questo evento, Juan è divenuto un “salvador” in pensione, che passa le giornate sul divano a mangiare patatine e a guardare soap opera tutto il giorno. Ha una moglie e dei figli, ma per lui è ormai finita l’era in cui il mondo è in pericolo e ha bisogno di essere salvato. Tuttavia, la situazione cambia nel momento in cui il “mexiverso” sta per essere distrutto dall’egoismo della versione malefica del nostro luchador. A questo punto, Juan mette da parte la pigrizia e i chili di troppo, indossa la sua iconica maschera e si prepara per tornare ancora una volta a combattere per salvare il Messico.

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Easter egg dedicati a Limbo, Street Figther, Severed e tanti altri ci accompagnano costantemente nell’avventura.

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Sin dai primissimi momenti di gameplay scopriamo come Guacamelee! 2 sia effettivamente identico al precedente capitolo. L’avanzamento nella storia è guidato da una comoda mappa molto esplicativa, che mette in evidenza il modo in cui il level design sia stato curato. Le strutture, gli ambienti e le musiche sono sempre diverse e aiutano a differenziare un’area da un’altra, per non perdersi. Insomma, abbiamo davanti un gioco d’azione e platform dal profondissimo retrogusto metroidvania, tanto che per ottenere alcuni power-up dobbiamo cercare delle statue che ricordano moltissimo (forse anche troppo) quelle dei “chozo” della serie di Metroid. Non a caso, easter egg dedicati a Limbo, Street Figther, Severed e tanti altri ci accompagnano costantemente nell’avventura. Ovviamente i più attenti ne noteranno di più, motivo per cui l’esperienza non risulta mai troppo monotona. Peraltro, la campagna prosegue costantemente con battutine che non possono non far scappare un sorriso: ad esempio, quando nei primissimi minuti sconfiggiamo il boss finale del gioco precedente, ovviamente dalla difficoltà molto ridotta, vinceremo un obiettivo chiamato “Me lo ricordavo più difficile”, riferendosi al dovuto indebolimento del nemico. Sono presenti anche dei collezionabili che aumentano la barra della vita e degli attacchi speciali, quando raccogliamo abbastanza pezzi dello stesso oggetto, in modo molto simile a come accade con i “portacuori” di The Legend of Zelda. 

Tuttavia, ciò che più ci ha fatto amare questo capitolo è il comparto sonoro e grafico, pieno di colori fortemente contrastanti e luci ben rappresentate. Le musiche, peraltro, contribuiscono a trasportare il giocatore all’interno del mondo divertente e vivace qual’è quello della serie di Guacamelee!. La presenza dei nemici è costante: sono posizionati in modo intelligente da non stancare né in varietà né in quantità, e dopo aver passato sezioni puramente puzzle ci capiterà di vederci accerchiati da scheletri a orde, che richiederanno una certa attenzione per essere battuti. Le mosse di Juan si amplieranno man mano che otterremo dei power up in perfetto stile Super Metroid: gli attacchi semplici, con il tasto A, possono essere accompagnati da una presa o da una speciale. Queste ultime si eseguono con il pulsante B più una direzione della levetta analogica e consentono di rompere blocchi e scudi particolari con attacchi più potenti. Su Nintendo Switch, abbiamo amato la possibilità di giocare assieme altri tre amici in co-op locale, questo perché la natura prettamente puzzle e platform di Guacamelee! 2 è perfettamente godibile soprattutto in multiplayer. Peraltro non ci sono cali di frame e la qualità grafica è affascinante sia in modalità TV che in portatile, motivo per cui ci è piaciuto molto giocare in treno, in auto o magari anche assieme ai nonni durante le feste. Peccato per la mancanza di un tutorial rapido per i comandi con i Joy-Con in orizzontale, che non sempre sono immediati e comprensibili a tutti.

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Il livello di difficoltà è bilanciato bene, in quanto bisognerà saper sfruttare sempre tutte le mosse per sconfiggere determinati scheletri.

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Il livello di difficoltà è bilanciato bene, in quanto bisognerà saper sfruttare sempre tutte le mosse per sconfiggere determinati scheletri. Tuttavia, i più abili riusciranno ad apprendere velocemente, o masterare, gli attacchi di Juan affinché possano lottare senza usare abilità particolari, ma solo gli attacchi semplici. Questo perché se si abbinano ad essi le prese, i cui lanci sono direzionabili in ogni angolazione, potremo colpire quasi ogni tipologia di nemico a prescindere dal suo scudo. Un omaggio va fatto anche all’uso intelligente del sistema di schivata, che garantisce al luchador un certo periodo di invulnerabilità, grazie al quale potrà evitare proiettili, colpi o anche parti dello scenario che possono far danno, come dei rampicanti spinati. Tuttavia, questo non vale per tutti quegli elementi distinti da un colore viola e bianco, che vanno semplicemente raggirati saltando o allontanandosi.

Guacamelee! 2 riesce a prendere tutto ciò che gli utenti avevano amato del predecessore e a reintrodurlo in una nuova veste. Abbiamo davanti una semplice continuazione della storia di Juan, che introduce poche meccaniche che possano contraddistinguere questo titolo dal precedente. Tuttavia, al prezzo cui viene proposto, si tratta sicuramente di una di quelle opere che non si possono perdere sul Nintendo eShop di Switch, in special modo se si sta cercando un gioco da godersi con un amico in partite rapide, divertenti e perfette da accompagnare a una busta di nachos.